Con Non si chiede il nome alle fate (pubblicato nell'ottobre 2020 da Ad Est dell'Equatore grazie al contributo del concorso), David Di Marco vince nel 2017 il secondo premio della sezione Narrativa-Romanzo.
Nel 1943, il giovane Villon è un ufficiale dell’esercito tedesco che si trova a Parigi in convalescenza. Qui incontra Thea, la donna che renderà la sua esistenza una lunga nostalgia. Nel presente, Villon è un vecchio marionettista che continua a vivere il ricordo del suo grande amore perduto. Sullo sfondo di disordini sociali che mettono a fuoco le strade, la trama principale si intreccia con quella di un ragazzino ribelle di tredici anni e con quella del suo insegnante di matematica.
Non si chiede il nome alle fate è un romanzo sull’amore eterno e la memoria; è una rappresentazione magica della vita e dei sentimenti umani nel corso del tempo. È un romanzo in cui soprannaturale e sogni sono parte di una realtà in cui avvenimenti tragici del passato si intrecciano con le tensioni del presente.
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