Nata nel 1963 è giornalista del quotidiano «La Provincia di Como», dove lavora e vive, e filosofa teoretica.
Filologa di formazione, specialista in lingue semitiche e allieva di Adriano Bausola, con il quale si è laureata con lode all’Università Cattolica di Milano, si è dottorata in metafisica sotto la direzione dello spagnolo Lluìs Clavell alla Pontificia Università della S. Croce a Roma, perfezionandosi a Boston e Parigi. Ha firmato la voce Terrorismo. Implicazioni filosofiche e antropologiche della Nuova Enciclopedia Filosofica Bompiani (2006). Tra le sue monografie sul jihadismo, ricordiamo: Terroristi. La persona nell’agire eversivo (Armando, 2004), L’inaridimento dei terroristi (Edusc, 2009, tesi di dottorato) e Dehumanization and Human Fragility (London, 2013). Ha firmato decine di articoli scientifici in inglese e Postcards from the Hell. Phenomenology of Evil in the Islamic State, sesto capitolo del volume Terrorism in a Global Village (New York, 2016; nel 2017 ha pubblicato in Italia Cartoline dall’inferno. Fenomenologia del male nello Stato Islamico, Tralerighe libri, Premio Nabokov per la saggistica). Ha ricevuto la menzione d’onore degli psicologi americani per il saggio Violence in the US. I suoi studi sui lone wolves sono confluiti in The New Front Line. Updating the Concept of Enemy in the Onlife Age, capitolo del volume collettaneo Developments in Information Security and Cybernetic Wars (NY, 2019). In ambito metafisico si occupa del rapporto tra il sentire e il bene (The Good of Life, London, 2015; The Origins of the Moral Sense and the Role of Caring in Early Infancy, Encyclopaideia, 2016): nel 2019 è uscito La profondità del bene, indagine sul pensiero di Etty Hillesum (secondo premio Città di Castello per la saggistica inedita nel 2018). È in pubblicazione una ricerca sulle metamorfosi e i cambiamenti di processo per la rivista filosofica Atque (Moretti&Vitali) co-firmata con la professoressa Lucia Urbani Ulivi (Università Cattolica, massima esperta del pensiero sistemico in Europa).
Oltre alla conoscenza dell’ebraico e dell’arabo classici, appresi all’Università Cattolica, Fisogni studia da anni il geroglifico. Nel 2005 ha frequentato a Parigi le lezioni del professor Nicolas Grimal al Collège de France.
I lavori filosofici di Primavera Fisogni sono stati recepiti e divulgati a livello internazionale. Il filosofo portoghese Evando Bilibio ha dedicato un capitolo di Etica em ser e tempo e no Tractatus Logico-philosophicus (Lisbona, 2010) alle sue prime ricerche sull’etica di Wittgenstein. Costante riferimento per gli studi sul tempo è la sua intervista al Premio Nobel per la chimica Ilya Prigogine (1999). Tra gli scritti sul terrorismo, ricordiamo la recensione uscita in America nel 2014, a firma di Max Korstanje, che ha definito il libro Dehumanization and Human Fragility (2013): «Post Arendt, undoubtedly and beyond exaggeration this is one of the best books I have read about philosophy of terrorism» [Trad. «Post Arendt, questa è senza dubbio e senza esagerazione uno dei libri migliori che io abbia letto sulla filosofia del terrorismo», ndr] (Maximiliano E. Korstanje, Corvinus Journal of Sociology and Social Policy, vol 5 (2014), 2, 111-117).
Sta scrivendo, in inglese, un manuale sul pensiero egiziano antico, in cui sviluppa soprattutto la lettura sistemica dell’antropologia, affrontata anche Nel segno del pensiero. Come pensavano gli antichi egiziani. Un’indagine filosofica, con il quale si è aggiudicata nel 2019 il primo premio della sezione Saggistica del Premio InediTO - Colline di Torino, pubblicato nel luglio 2019 con Santelli editore.